Corpi docili racconta il viaggio utopico del comandante cartaginese Annibale Barca che, nell'inverno del 218 a.C., attraversò le Alpi alla testa di un esercito composto da 90.000 fanti, 12.000 cavalieri e 37 elefanti. L'obiettivo era quello di cambiare il destino del mondo conosciuto, sconfiggendo Roma, la "Grande Potenza", nella più memorabile delle guerre. La posta in gioco è il dominio del mondo.
La storia è interpretata dai detenuti/attori della compagnia teatrale della “Casa Circondariale Torre del Gallo” di Pavia. Lavorano alla messa in scena di Annibale in un laboratorio teatrale, condotto dalla teatroterapeuta Stefania Grossi. Un'opera teatrale originale basata sui racconti di Polibio, in cui l'utopia del viaggio raccontata dai vinti e dai colpevoli, ci interroga. Ci risveglia dal torpore delle certezze dei giusti e dei vincitori.
Man mano che il lavoro della compagnia prende forma, la macchina da presa, esponendosi al paesaggio, è alla ricerca di tracce che diventano segni, relazioni ed echi di una storia che, recitata ad alta voce, ha già superato le barriere.
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