È notte, un ragazzo si avvicina ad un espositore retroilluminato IGPDecaux indossando una pettorina catarifrangente. E’ un’attimo: tlank, flop, swish , sbam! Il rumore metallico della teca precede di qualche secondo la luce abbagliante dei neon, adesso nudi, al suo interno. Dove prima c’era una una delle tante pubblicità che ci invitano a spendere ora c’è un messaggio che ci costringe a riflettere, a volte a sorridere. La mattina seguente sui giornali appaiono i titoli: “Il Banksy di Torino colpisce ancora: arte o vandalismo?” “Ecco la nuova opera dello Street Artist Andrea Villa che mette i politici alla berlina”. Ma chi è costui e perché le sue opere fanno tanto scalpore? Andrea Villa è un artista di strada per i più distratti, un artista di arte concettuale per i critici da salotto ed un incallito provocatore per i politici meno avvezzi al confronto. Ma anche e soprattutto un ladro: un ladro che ruba spazio al conformismo offrendoci uno spazio di pensiero.

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