Massimiliano Arif Ay è un quarantenne molto riservato, che nasce a Bellinzona da padre turco e madre svizzera. Da dieci anni ricopre il ruolo di segretario generale del Partito Comunista in Svizzera, con un seggio al Gran Consiglio. Siamo a ridosso delle elezioni nel Canton Ticino ed è la sua passione politica che ci porta a scoprire come un sistema pressoché perfetto nell’assorbire i grandi cambiamenti politici, finanziari, sociali in Europa, convive con le esigenze ineliminabili di disagio economico, culturale e sociale presenti anche in Svizzera. La narrazione stringe proprio sulla spinta idealistica di Max e dei suoi giovani collaboratori, e Max diventa non solo un punto di riferimento, ma anche un’idea di futuro.