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Fratelli della costa

Sinossi

La pirateria è un fenomeno così intimamente collegato alle dinamiche produttive mondiali che si è adattato con tenacia alle vicissitudini di ogni sistema economico e quindi agli sviluppi dell’odierno capitalismo.
Attualmente presente in ogni angolo del globo, si è abilmente inserita tra le maglie della logistica commerciale, di fatto fondata sul trasporto via mare e sull’immagine della nave container, cercando di estrarre una porzione, pur sempre infinitivamente piccola, dell’immenso valore prodotto dal capitalismo mondiale. Golfo di Guinea, Mar dei Caraibi, Sud est asiatico e, per ciò che riguarda il testo in questione, il Golfo di Aden nell’Africa orientale.
La filibusta somala è infatti una delle versioni delle tante piraterie presenti nell’emisfero australe.
Il golfo di Aden è un laboratorio, uno dei tanti sparsi per i continenti, in cui sperimentare in vitro, modelli, strategie e prassi replicabili anche altrove. Il golfo di Aden è prima di tutto una zona su cui porre il proprio controllo, non di certo con le vecchie modalità di un tempo, ma con strategie più sottili e affinate. Il pirata, oltre a rappresentare un pericoloso modello, è anche e soprattutto un‘occasione, una cavia su cui poter testare vecchi e nuovi dispositivi della politica internazionale allo scopo di raggiungere obiettivi altri.
Un modello, un frame, una procedura emergono da un contesto particolare e si pongono come replicabili in ogni luogo.

I proventi della vendita del testo saranno messi a disposizione delle spese carcerarie di detenuti e detenute.

Titolo Originale: Frères de la côte (2016)
Edizioni: L'insomniaque
A cura del collettivo: Iskashato