Sindrome di Peter Punk è un esercizio per l’immaginazione.
Un insieme di racconti non pensati come prodotti finiti ma come occasione per crescere insieme, per far sì che la narrazione fiorisca grazie alla fantasia d’ognuna. Quattordici storie che destano l’immaginazione, le bussano sulla spalla e la svegliano proponendole di giocare. Storie che non si limitano a raccontare ma pongono domande e offrono una prospettiva dal basso, storica e fantastica.
Sindrome di Peter Punk è un viaggio tra immaginario e reale, tra tempi e spazi differenti accomunati da personaggi che si muovono tra fantasia e realtà. Dall’inverno del Covid fino all’assolato porto di Valparaíso degli anni ˈ50, passando per le festose strade di Lisbona in quel vittorioso 25 aprile del ˈ74. Con le corse di Zazà, la fermezza di Amina e l’allegria di Zilan, ci avventuriamo in un mondo dove l'ingiustizia è sempre presente, così come la speranza, i sogni e la necessità di lottare senza mai perdere la tenerezza.
La Sindrome di Peter Punk è la diagnosi di una malattia da cui nessuno dovrebbe mai guarire.