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Autore

Andrea Fantino

> BIOGRAFIA

Antropologo culturale e filmmaker, vive a Roccavione (CN) e si forma come documentarista con l'Aura Scuola di Cinema di Ostana. La sua esperienza con l’immagine si intreccia con il suo interesse per la ricerca antropologica nella produzione di documentari. Dopo aver dedicato anni ad un’indagine intorno al sistema di accoglienza e alla condizione dei rifugiati a Torino, collabora a progetti di interesse socio-culturale sul territorio, tra le Alpi e la pianura, raccontando le relazioni tra territorio e comunità, musiche e culture, lingue e individui. Tra i titoli: Climbing Walls, Making Bridges. Capoeira, Parkour & Becoming Oneself in Turin, Lo sol poder es que de dire, Courenta dentro, I balerin del Bal Veij, Transumare, Il mio posto è qui? Vivere da rifugiati in Italia, Monterosso Grana. Una comunità allo specchio, Un racconto mai raccontato, La memòria de l’aiga. Ha lavorato con Fredo Valla al film documentario Bogre – La grande eresia europea e con Alessandro Comodin per I tempi felici verranno presto. Nel 2022 vince una Menzione Speciale al Potenza Film Festival 2022 e una Menzione Speciale al Valsusa Filmfest 2024 per La voce di chi non ha voce e con lo stesso film partecipa al “Glocal Film Festival” di Torino e all’ “Integrazione Film Festival” di Bergamo. Con Marco Ghezzo, violinista di musica popolare rom dell’est Europa, dirige e produce il documentario Palé. Si dedica alla regia e alla produzione del documentario L’isolato con Andrea Ceraso e lavora al montaggio di un lungometraggio sul viaggio nomade della Carovana Balacaval.

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