In Italia, un paese dove perdurano molte barriere linguistiche, un gruppo di eroi digitali divide la propria vita tra lavoro “normale” di giorno e traduzione di sottotitoli di notte. Un lavoro recepito da milioni di series addicted ed eseguito senza chiedere nulla in cambio.
Italiansubs, la più grande community di fansubbing del mondo è stata fondata in Italia nel 2006 da un teenager che ha visto la sua serie preferita sparire improvvisamente dai palinsesti della televisione nazionale. Stanco di aspettare i tempi di Mediaset e RAI, Andrea decide di creare un forum online in cui chiunque potesse essere libero di tradurre e condividere i sottotitoli delle proprie serie preferite.
Anticipando e favorendo il boom della mania da serie tv, il forum contro qualsiasi aspettativa, diventa presto una vera e propria community con milioni di fan.
Al limite della legalità, il sito è costantemente sotto l’occhio delle autorità. Traducendo più di 200 serie contemporaneamente, la community viene gestita attraverso una gerarchia ferrea che impone scadenze ferree a tutti i traduttori.
La forte pressione combinata con il fatto che nessuno viene pagato per il suo lavoro, porta gli utenti della community ad avere una doppia vita: normali lavoratori di giorno ed eroi dei sottotitoli senza volto di notte. Perché fanno tutto questo se non ci guadagnano nulla?
Oggi il sito è stato chiuso a causa dell’intervento della federazione anti pirateria. Ma i ragazzi erano davvero dei pericolosi pirati che danneggiano l’industry? O erano piuttosto dei pionieri che hanno fatto grande la cultura delle serie tv in Italia?