Il documentario consiste nell’intreccio di due storie distinte: un'intervista a un ragazzo senegalese, arrivato in Italia dopo innumerevoli traversie in Africa e una parte fiction che ha come soggetti, un ragazzino e una bandana.
Un racconto lucido di ciò che è realmente la tratta africana. Un percorso ad ostacoli tracciato sulle vecchie vie carovaniere che dalla regione sub-sahariana portavano al Mediterraneo per fini commerciali e che oggi, sono le principali direttrici del passaggio dei migranti.
Quali motivazioni, quali sogni spingono le persone a tentare la sorte? Come funzionano le organizzazioni dedite alla tratta? Cosa avviene davvero dentro i campi libici? Qual’è il ruolo delle ONG? Come si sentono accolti e quale futuro vedono una volta giunti da noi?
Attraverso questo documentario/intervista, realizzeremo che Malamine non è solo un immigrato, è un sopravvissuto! Molti dei suoi compagni non ce l'hanno fatta. A noi il compito di raccogliere la sua storia per dovere di verità e giustizia, in onore di chi è sprofondato nella sabbia.