"Here i am, stay fine" nasce da uno spunto musicale e timbrico tradotto nei tempi reversibili del viaggio, in cui la riflessione iniziale si assopisce gradualmente assieme allo sfocarsi dei suoni e delle voci. Le parole del titolo fanno da eco all'impermanenza di volti e paesaggi, immagini latenti percepite come spettro del presente.