Il mio incontro con Indira Gandhi si è svolto nella massima semplicità.
Ho telefonato alla residenza del Primo Ministro e ho chiesto se potevo incontrarla e farle un’intervista. Dopo mezz’ora sono stato richiamato e mi hanno dato appuntamento per le 11.00 del mattino seguente. Arrivato alla Residenza una ragazza di circa trent’anni mi è venuta incontro nel giardino con le mani imbiancate da tracce di farina. “Stavo facendo il pane.” Si trattava di Sonia, la nuora italiana della Premier. Dopo un breve dialogo è rientrata, andando a chiamare Indira. La prima emozione è stata quella di avvertire una serena confidenzialità. Così durante l’intervista è accaduto di dirle “Ho una domanda delicata da fare.” “Prego.” “Qualcuno mi ha detto che prima la mettono in prigione e poi la uccideranno.” E lei “Cosa c’è di delicato nel fatto che mi vogliono uccidere?”. Poco tempo dopo Indira Gandhi veniva uccisa con le modalità tipiche di ogni delitto politico.
Silvano Agosti
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