Ovunque in Europa, sotto l'assalto incalzante delle politiche di riqualificazione, la città si mette in vetrina, si imborghesisce, si uniforma. Questa trasformazione si compie al prezzo di un'esclusione delle classi popolari, allontanate sempre più dai centri delle città.
La nomina di Marsiglia nel 2013 a "Capitale Europea della Cultura" ha permesso un'accelerazione spettacolare di questa evoluzione. Là dove le politiche di sgomberi brutali e ruspe avevano suscitato resistenze, la festa, rivestita dell'aura inattaccabile della "Cultura", ci ha gettati in uno stato di stupore. Non ci ha lasciato scelta se non parteciparvi o stare zitti.