Casualmente, senza alcun accordo, sulla musica degli Underworld Antonio inizia a ballare dietro una porta che sembra l’uscio di una nave. Si trascina dietro Antonello e Antonella che si muovono al ritmo del suono. I corpi che parlano tramutano in atteggiamento. Una ripresa secca, come le poesie, ritorno a quel che il video è stato, l’estensione della penna, come era all’inizio e come poi più non fu, perché la tecnica sovrasta il sentimento. E questo non è un male. A meno che non si trasformi in regola.