Film girato nel febbraio 1980 tra gli emarginati che popolano la stazione Centrale di Milano. La sua struttura è quella alfabetica di un dizionario a voci: da "alba" a "violenza". Ogni voce è incentrata e "rappresentata" dai vari personaggi che vivono in quello spazio franco dei "senza fissa dimora" che è la stazione di una grande città: l'alcolizzato, la prostituta, l'handicappato, il drogato, l'omosessuale, il "suonato". Questi personaggi si mostrano, "recitano", dimostrano il loro essere - ancora e da sempre - persone, soggetti sociali.
Affrontando così il fenomeno dell'emarginazione, con un'ottica diversa da quella, più praticata, consistente nella ricerca delle cause economiche, politiche e sociali, il film offre una serie di dati sulla "ideologia" e sulla psicologia di quella che appare come una fascia sociale, sia pure ristretta e isolata.