Bologna, marzo 2020. Come il resto del mondo, la città è sconvolta dalla pandemia di Covid-19. Le strade sono deserte. I calcinacci del caseggiato in Via Serlio 6 sono il simbolo di un’edilizia nata storta, perché la speculazione immobiliare ha radici profonde nel nostro paese. Le finestre di 13 appartamenti mostrano spavalde i propri striscioni. Una cinquantina di persone si sono unite e hanno smesso di pagare l’affitto. Così inizia Rent Strike Bolognina, documentario girato e diretto da Michael Petrolini, inquilino dello stabile che si trova personalmente coinvolto nella protesta.
Il racconto si sviluppa nell’arco di un anno, per concludersi con un accordo tra le parti mediato dalle istituzioni locali. Non si tratta di una vittoria: la proprietà cercherà un escamotage per proseguire le speculazioni, mentre chi abita il palazzo continuerà a difendere coi denti il proprio diritto all’abitare.