Ameer ha solo 12 anni, ma è già un adulto. Ogni pomeriggio, dopo la scuola, porta al pascolo il gregge di pecore della propria famiglia. Ameer ha un sogno, tramandato di generazione in generazione: vedere la propria terra e il proprio popolo liberati dalle ingiustizie dell’occupazione militare israeliana.
Tutto questo non è un film. Questa è la realtà quotidiana di Ameer.
Benvenuti ad At-Tuwani, piccolo villaggio palestinese di contadini incastrato nelle aride colline a sud-est di Hebron, nella cosiddetta Area C della West Bank.
Sotto costante minaccia di evacuazione dal 1999, il villaggio è oggetto di ripetuti attacchi da parte dei coloni israeliani che vivono nel vicino insediamento di Ma’on.
In risposta a tutto questo consolidato sistema di ingiustizie, da dieci anni è nato il Comitato di Resistenza popolare, diretta espressione della rivolta della classe contadina locale e, allo stesso tempo, potente destabilizzatore dei meccanismi di controllo e repressione attuati dall’occupazione israeliana.
L’esperimento politico dal basso di At-Tuwani mette in mostra come le radici profonde dell’odierna società palestinese attraversino una fase di profondo mutamento.
Attraverso una duplice strategia, mediatica e legale, ed una pianificata serie di azioni nonviolente attuate nei territori (azioni di riappropriazione della terra, manifestazioni e cortei contro l’occupazione militare e contro il muro) e con il supporto e la collaborazione di attivisti israeliani e internazionali, il movimento sta crescendo e si sta affermando in chiave regionale come uno dei possibili percorsi per costruire ed immaginare un nuovo futuro.