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2 Maggio 2024

Sarura vince il Grand Prix all'Annaba Mediterranean Film Festival!

Scritto da Redazione Openddb in 

Dal 24 al 30 aprile si è tenuto ad Annaba la 6° edizione dell’Annaba Mediterranean Film Festival, un punto di riferimento importantissimo per il cinema del nord africa e del bacino del mediterraneo. Oltre 150 tra film cortometraggi e documentari si sono alternati nelle sale di Annaba per fornire una vetrina eccezionale sulla produzione cinematografica e su ciò che accade in questa area del mondo e in medio oriente. Un festival che è stato posticipato da novembre ad aprile in seguito all’ inizio delle operazioni di invasione militare nella striscia di Gaza da parte delle forze di occupazione israeliane. 

Siamo lieti di poter annunciare che il film “Sarura. The future is an unknown place” co-distribuito da OpenDDB insieme alla collaborazione internazionale di Journey Man Pictures e prodotto da SMK Factory in co-produzione con Al Jazeera Arabic ha vinto il Gran Prix come miglior film documentario e si è aggiudicato la Gazzella d’Oro. Un riconoscimento importantissimo che si va ad aggiungere ai tanti premi che il film ha ricevuto in questi due anni di distribuzione tra cui il Best Film Award for the Arab Human Rights Network ANHAR durante dil Karama Film Festival di Amman, il premio Best Film al Festival del cinema dei diritti umani di Napoli, il Best Photography al Festival Documentaria di Palermo e molti altri premi italiani e internazionali.

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“Sarura. The future is an unknown place”, è il secondo documentario realizzato da SMK Factory per la regia e fotografia di Nicola Zambelli, assistente alla regia Roberto Zinzi, che segue a distanza di circa dieci anni l’uscita del primo lavoro del collettivo di produzione di “Tomorrow’s Land - how we decided to team down the invisibile wall”. Entrambi i film distribuiti da Open DDB raccontano la lotta di resistenza nonviolenta dei pastori e dei contadini palestinesi del villaggio di At-Tuwani nella regione del Masafer Yatta, alle porte del deserto del Negev e a sud di Al-Khalil (Hebron). Sarura, uscito nel 2022, è il proseguimento del lavoro intrapreso nel 2010 dai registi Andrea Paco Mariani e Nicola Zambelli. Il film mostra come i bambini incontrati nel primo documentario siano diventati, a distanza di dieci anni, i protagonisti della lotta del loro villaggio e che, avendo imparato dagli attivisti internazionali a usare le telecamere e diffondere le loro storie su internet, sono diventati i testimoni diretti della violazione dei diritti umani nell’area e portatori della storia della loro comunità.

In “Sarura” la lotta contro l’occupazione passa attraverso la scelta della verità come forma di resistenza: la testimonianza si carica di un valore universale attraverso cui è possibile abitare il senso della giustizia e del futuro. Nella scelta della nonviolenza le possibilità concrete di una collaborazione tra le parti si fa carico del peso del conflitto e sembra assumere un valore universale, smascherando al contempo da quale lato provenga la vera violenza e l’usurpazione coloniale. Vincere il primo premio in un paese come l’Algeria, segnato da una lunghissima storia coloniale di cui ancora profonde si misurano le ferite ha per Sarura un senso molto particolare e simbolicamente rilevante.

Queste sono le parole con cui la giuria internazionale ha motivato la scelta del primo premio a “Sarura”: 

“Questo villaggio palestinese simbolizza la lotta e la resistenza degli uomini, delle donne e dei bambini che reclamano, faccia a faccia contro l’occupazione israeliana, le loro terre violate in seguito alla Nakba. E’ la lotta legittima contro l’ingiustizia. E’ allo stesso tempo il coraggio di Davide contro Golia. Faccia a faccia contro la violenza dei coloni e ai fucili dell’esercito israeliano, questi palestinesi usano come solo armi le telecamere, la determinazione e il coraggio. La Giuria della sezione Documentario attribuisce il Grand Prix al film “Sarura” di Nicola Zambelli”. 

Nicola Zambelli, salendo sul palco del Teatro Centrale di Annaba così ha salutato  la giuria ed il pubblico: “Shukan Khtir! Grazie Mille! Sono veramente emozionato, non ho davvero parole. E’ un premio del tutto inaspettato e sono molto emozionato. Posso solo dire: quello che ho qui in mano non è un premio a me, ma è un premio alla Palestina e al popolo palestinese. E’ un premio alla resistenza nonviolenta dei miei fratelli e alle mie sorelle di At-Tuwani che mostra sempre da parte giunge la violenza. E’ un premio che dedico a tutte le persone che stanno venendo uccise a Gaza, è un premio a tutte le persone che stanno venendo arrestate e torturate. E’ un premio a tutte le persone che stanno resistendo tra mille difficoltà in Cisgiordania. E’ un premio alla pace e contro la guerra. Questa storia la stiamo raccontando insieme, di questa storia siamo tutti testimoni e siamo tutti responsabili. Questa storia ci riguarda tutti. Viva la Palestina libera! Free Palestine!”

Speriamo che questa storia continui a diventare occasione di racconto, di confronto e di presa di coscienza e possa contribuire nel suo piccolo a modificare la realtà. 

Questo è l’auspicio di tutta la redazione e congratulazioni a “Sarura”!

Puoi organizzare una proiezione o vedere il film in streaming qui.