Ci siamo fatti delle domande prendendo spunto dal questionario di Paolo Di Stefano già ispirato a Marcel Proust. Su istigazione di Giordano Meacci abbiamo interrogato l’un l’altro sui misteri della vita e del sapere. Non abbiamo fornito alcuna soluzione ma creato ulteriori problemi. Una finestra nasconde un modo di camminare e di vivere. Chi cammina muore, chi vive tenta di dare spiegazioni alla vita e allamorte. La sua e quella degli altri. E’una finestra sull’ostile, dove nessuno è assassino ma tutti tiranni. La fessura che lascia intravedere chi parla si affaccia sul bianco e su una striscia di azzurro che fa la parte del cielo. Come noi facciamo la parte di chi fa finta di essere in salvo. Dal buio si apre una finestra sul panorama senza profondità. La condizione umana è precaria.In questa intervista ci interroghiamo e senza pudore raccontiamo del nostro precariato.