Vincenzo Vinciguerra, terrorista appartenuto ai movimenti di estrema destra Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale, è in carcere da 43 anni.
Reo confesso degli attentati di Peteano e Ronchi dei Legionari, si è costituito nel 1979 svelando i collegamenti tra neofascismo e servizi segreti e mettendo in luce le responsabilità di organi dello Stato che non mancarono di utilizzare il depistaggio pur di non arrestarlo.
Figura controversa, Vinciguerra continua a combattere dal carcere una guerra personale da “soldato politico”, intesa a far emergere quella che lui definisce la verità storica sulla strategia della tensione. Una guerra ostinata iniziata in giovane età che avrà termine solo con la sua morte in carcere, a meno che lo Stato non ammetta i propri errori e il proprio coinvolgimento nella stagione stragista.
Il centro nevralgico di questo documentario affronta un punto che può essere attraversato esclusivamente dal cinema, applicato alla dialettica della politica e della morale: la confutazione.
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L’irriducibile di Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa, per esempio, ricostruisce la vicenda del membro di Ordine Nuovo Vincenzo Vinciguerra, attraverso immagini e suoni di repertorio, ma in particolar modo raccogliendo le dichiarazioni dello stesso terrorista, tuttora in carcere.
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