Kadija, Adriana, Susanna e Betty sono madri molto diverse tra loro per origini e cultura ma hanno la stessa voglia di conoscere, aprirsi e non avere paura. Ci sarà una volta mostra la vita di quattro donne che hanno deciso di raccontarsi raccontando favole.
Tutto è nato tra le pareti di una grande stanza colorata: quella dell’ambulatorio di Andrea Satta, pediatra nella periferia romana e cantante dei Têtes de Bois. L’ambulatorio di un pediatra di base è uno osservatorio straordinario, che taglia la società in maniera casuale e consente di avere il polso della comunità. Tutti i giorni accoglie bambini, mamme, nonni, fratelli. E non solo per piccoli e grandi problemi: quello che era un luogo d’ascolto è diventato un luogo d’incontro, che si è presto moltiplicato dando vita al “Tour delle mamme narranti”, che da quattro sono diventate decine, e poi molte di più.
Insieme a loro, Roberto Vecchioni, Nada, Sergio Staino, Peppe Barra e molti altri artisti sono saliti sul trenino di Centocelle, sul pullman verso Arquata del Tronto o in cima al castello di Lari per accompagnare le favole, ciascuno a suo modo. Raccontando storie di leoni nigeriani e rane rumene: le mamme viaggiano nella loro memoria per ricordare a sé stesse le favole con cui si addormentavano da piccole, e per condividere racconti che altrimenti sarebbe molto difficile conoscere.
Spinte dall’onirica generosità di Andrea, itineranti con le loro testimonianze vitali ed emblematiche, ancora oggi le Mamme Narranti accompagnano in tutta Italia medici e scrittori, bambini e giovani padri.
Tra antropologia, musica e pagine di libri, Ci sarà una volta racconta questo viaggio favoloso.