Tra le persone che cercano di raggiungere l’Europa passando il confine tra Bosnia e Croazia Inshallah (se Dio vuole) è più di un modo di dire. È una parola che riflette l’insicurezza delle loro vite, appese al filo del destino. Qui, alla fine della Rotta Balcanica, l’Unione Europea tiene le sue porte ben chiuse: chi attraversa il confine viene picchiato dalla polizia croata, derubato di soldi, cellulari, scarpe e deportato illegalmente in Bosnia. Resta bloccato per mesi, vivendo in rifugi informali o edifici abbandonati in attesa finalmente di farcela.
I tentativi di passare dall’altra parte sono cinicamente chiamati the game : se vinci, sei nell’UE; se perdi, torni al punto di partenza.
Inshallah - Stories from the European border è un documentario auto-prodotto. A prendere parola sono le donne e gli uomini che queste politiche migratorie le vivono sulla propria pelle. Sei storie in cui raccontano cosa succede ogni giorno sul confine esterno dell’UE: deportazioni illegali, violenza della polizia, disperazione, paura, tenacia e lotta per una vita migliore.